Il Presepe di San Cipriano
Il Presepe di San Cipriano è meta di moltissimi visitatori e da più di 50 anni viene allestito con vero gusto artistico. Artefice della pregevole opera, che è collocata all'interno della chiesa parrocchiale, risalente al decimo secolo, è stato per 25 anni fino al 1981, il Sig. Roberto Pianicini e i suoi collaboratori. Poi il testimone è passato ai suoi allievi che con amore e dedizione portano aventi la tradizione fino ai giorni nostri.
Tra i particolari più caratteristici sono le statuette, che risalgono alla nota scuola dello scultore ligure del settecento, il Maragliano.
Furono acquistate dal parroco che più di tutti si è distinto per rendere l'antica Chiesa di San Cipriano bella e accogliente, l'Abete Paolo Bonfiglio.
Furono rubate nel 1987 e fortunatamente ritrovate nel 1995 sepolte in un casolare abbandonato a Pietrabissara, grazie al certosino lavoro dei Carabinieri della compagnia di Genova San Martino che sono riusciti a ricostruire tutti i passaggi di mano della refurtiva fra Londra e Parigi, sempre in cerca dell'acquirente finale.
Il presepe di San Cipriano è considerato fra i dieci più belli d'Italia.
IL CALICANTO
Da alcuni anni, il Presepe di San Cipriano viene arricchito da un fiore molto bello e dall'odore molto intenso che si avverte appena entrati a visitare il Presepe. Questo fiore che si chiama Calicanto.
Il Calicanto un genere di pianta ad arbusto appartenente alla famiglia delle Calycanthaceae, originario dell'Asia, conosciuto comunemente come calicanto. Il nome viene dal greco e significa "fiore d'inverno" e fa riferimento alla fioritura invernale di questi arbusti alti da 1,5 a 5 m, dalle foglie perenni o caduche.
Ci sono due leggende sul fiore di calicanto:
Una dice che in un inverno particolarmente freddo un piccolo pettirosso chiedeva riparo fra le ultime foglie ingiallite degli alberi, ma molti di loro, gelidi e indifferenti, non lo aiutarono. Il calicanto gli offrì rifugio fra i suoi rametti e fu ricompensato per la sua generosità da una pioggia di stelle profumate. Da allora ogni inverno il miracolo si ripete con la fioritura profumata del calicanto.
L’altra leggenda racconta che la Madonna in pieno inverno aveva lavato i panni del Bambin Gesù e li aveva stesi ad asciugare sui rami spogli del calicanto. Quando li aveva ritirati asciutti, il calicanto era fiorito di piccoli fiori a stella profumatissimi.